Intervista a Lorenzo Gessa

Intervista a Lorenzo Gessa, in residenza artistica ad OfficinAcrobatica

Chi sei e in cosa sei specializzato?

Sono Lorenzo Gessa, lavoro per il Teatro del sottosuolo, sono giocoliere e musicista.

 

Quando è iniziata la tua passione per la giocoleria?

È iniziata intorno ai dieci anni grazie a degli amici che ho conosciuto in strada. 

 

Qual è stata la tua prima creazione performativa?

Nel 2016 ho realizzato uno spettacolo di giocoleria moderna con il mio insegnante di Cagliari, la performance si chiamava “Inserta”; inoltre ho creato diversi numeri di cabaret.

 

Ci sono delle differenze dal tuo primo spettacolo ad oggi?

Moltissime, mi sento molto cresciuto, però ci sono anche cose che non sono mai cambiate. 

 

Come si chiama la creazione che stai svolgendo attualmente e di cosa tratta?

La creazione si chiama “Pro fili” ed è ispirata all’opera, “Legarsi alla montagna”, di Maria lai, una delle pioniere delle arti sociali. L’opera consiste in chilometri e chilometri di fili di lana sparsi per Ulassai, una cittadina arroccata tra le montagne. 

 

Cosa vuoi che arrivi al pubblico?

Sono dell’idea che al pubblico arrivi cose che magari tu come artista non avevi mai pensato. Il concetto che voglio che sia in risalto è che questi fili rappresentino una relazione umana che vada oltre le connessioni digitali.

 

Utilizzi qualche oggetto particolare?

Si, una struttura che ho costruito, ovvero una scrivania con sopra delle lampade mobili, che si muovono magicamente…

 

Tra quanto porterai in scena la tua creazione?

L’obiettivo sarebbe riuscire entro questo anno a portare qualcosa che si avvicini ad uno spettacolo, tenendo conto che non sarà mai finito, è sempre un work in progress. 

 

Perché questa residenza ad Officina è stata importante?

Questa residenza è stata importante tanto quanto le altre che ho fatto, ma ad Officina ho potuto giocare molto con lo spazio. Per esempio, essendo molto alto il soffitto, se si vuole provare a lanciare una pallina a 5 metri, si può fare. Inoltre ho condiviso la residenza con un’altra ragazza ed è stato molto bello conoscere e lavorare accanto ad un’altra artista.

 

Intervista a cura di Valentina Tartaglione,
studentessa del DAMS Bologna,
in tirocinio ad OfficinAcrobatica.